Sommario:
Eppure tra di noi ci sono tante persone che hanno molto da dare, molto che potrebbero seminare, tanta bellezza e fiducia che potrebbero far emergere, tantissime idee germoglierebbero: ‘il coraggio, uno se lo può dare’!
Ci chiamano maestre o maestri anche se noi cerchiamo di stare attenti alle parole: “durante l’incontro” – diciamo – non durante la lezione.. “nelle nostre salette”, non nelle classi.. “il nostro sussidio”, non il nostro libro. Perché non siamo a scuola, siamo in cammino con Gesù.
Siamo tutti fragili, tutti uguali, tutti preziosi. È tempo di rimuovere le disuguaglianze, di risanare l’ingiustizia che mina alla radice la salute dell’intera umanità!
Impariamo dalla comunità cristiana delle origini, descritta nel libro degli Atti degli Apostoli
Una settimana nella quale pregheremo in particolare per la pace a Gerusalemme e nel resto del mondo. La liturgia odierna è quindi un’introduzione alla Pasqua del Signore. L'entrata in Gerusalemme dà il via all'ora verso la quale tende tutta la vita di Gesù.
Dal 20 al 23 maggio la proposta del pellegrinaggio decanale a Fatima
In vista delle elezioni del 26 maggio, il Vicario generale comunica la data per l'annuncio alle comunità dell'inizio del percorso, con le relative iniziative di sensibilizzazione. Entro quella domenica dovrà essere costituita la Commissione preparatoria
Il «messaggio-provocazione» di monsignor Delpini che parrocchie e comunità sono invitate a leggere nelle celebrazioni dell’11 febbraio, giorno in cui si avvia il percorso che porterà alle elezioni degli organismi in programma il 26 maggio
Nella festa della famiglia rileggiamo una riflessione del Santo Padre che ci esorta: "Convertiamoci dall’io al tu. E impegniamoci tutti – genitori, figli, Chiesa, società civile – a sostenere, difendere e custodire la famiglia che è il nostro tesoro!"
Dopo un lungo viaggio questi uomini di alto livello sociale che cosa trovano? Un bambino con la mamma: una scena certo tenera, ma non stupefacente!
È un momento in cui sei chiamato dal Signore a riconoscere e dare un nome ai tuoi peccati, non devi giustificarli con giri di parole